IL RUOLO DEL TURISMO E DELL’AGROALIMENTARE

La crescente integrazione dell’economia mondiale ed il conseguente incremento del commercio internazionale rappresentano un’ “ineludibile opportunità”.
Un’opportunità per tutti i popoli della terra, che beneficeranno dell’incremento di produttività e di ricchezza che la specializzazione produttiva consentirà.
Un’opportunità soprattutto per quei paesi che sapranno riconoscere e valorizzare a pieno i termini del proprio “vantaggio comparato”.

Non c’è dubbio che fra i non molti settori economici in cui l’Italia può trovare reali e significativi elementi di vantaggio comparato, ci siano il settore della produzione alimentare di qualità e quello del turismo. Si tratta di una considerazione talmente scontata che ogni argomentazione a supporto risulterebbe semplicemente stucchevole.
Molto meno scontato è invece il fatto che, tale vantaggio possa essere mantenuto a tempo indeterminato e, soprattutto, che di tale vantaggio siano pienamente sfruttate le enormi potenzialità.

A supporto dell’agro-alimentare e del turismo italiani operano una miriade d’istituzioni e di iniziative, molte delle quali certamente meritorie ed efficaci.
Ma questo può andare bene in un “regime normale”: in un paese in cui agro-alimentare e turismo siano e debbano continuare ad essere due settori economici “normalmente molto importanti”.
Se invece crediamo che agro-alimentare e turismo possano costituire la cifra differenziante del profilo competitivo dell’Italia del ventunesimo secolo, bisogna fare certamente di più.
Bisogna pensare in grande e avere il coraggio di metter in campo soluzioni innovative.

Il progetto che viene di seguito illustrato è figlio di tale attitudine: un progetto di altissimo livello per gli obiettivi ambiziosi che si prefigge e per la qualità degli attori coinvolti; un progetto fortemente innovativo nei suoi contenuti strategici ed operativi ed il cui risultato rappresenterà un unicum a livello mondiale.